Una giornata all’asilo steineriano ci permette di sperimentare la musica, la biologia, la fisica, la chimica, la religione, il tedesco (italiano), la ginnastica e l’arte del vivere. Per fare ciò non abbiamo bisogno di programmi scientifici, anzi…

Giocare, vivere e lavorare in asilo

La giornata si svolge in questo modo: i bambini giocano liberamente, possono aiutare, cantare, dipingere e tutto viene alternato a fasi dove i bambini ascoltano fiabe, fanno girotondi e mangiano. Tutto questo potrebbe far pensare che sia banale, che si voglia vivere nel passato, che sia antiformativo e romantico. Si educa così al naturalismo? Assolutamente sì, in quanto permettiamo ogni giorno al bambino di essere coinvolto fisicamente.

Biologia

Sono le 7.30, un bambino arriva e ha in mano un fiore di stagione che porta alla maestra, che si rallegra e lo ringrazia mettendolo subito nel vaso. Il fiorellino vuole bere ed effettivamente dopo 20 minuti il fiore sta bello diritto e sboccia.

Chimica

Poco dopo le 8.00 quasi tutti i bambini sono arrivati e la maestra mescola acqua, sale, farina, lievito e inizia ad impastare con l’aiuto di alcuni di loro, dopo poco non si vedono più gli ingredienti, sono stati uniti diventando una sola massa. E’ avvenuto un processo chimico, è piuttosto appiccicoso e dopo circa 30 minuti vediamo che è lievitato, un piccolo miracolo da vivere ogni settimana.

Fisica

Sono le 8.45 e tre bimbi siedono al tavolo con una biglia, osservano affascinati come la biglia a causa della forza di gravità rotola terminando la sua corsa sotto il tavolo. Una biglia fa quello che vuole e rotola sul tavolo ma quando è finito il piano cade sul pavimento in una traiettoria perfetta. La velocità orizzontale rimane uguale all’accelerazione verticale, è di 9,81 metri per quadrato al secondo e segue la legge di gravità.

Matematica

Sono le 9.30, tutti i bambini riordinano, quelli di sei anni sono veloci e hanno rimesso a posto tutti i giochi nei cesti, quindi possono preparare la tavola per la merenda. Ci sono i panini che hanno cotto e sono diventati più scuri dopo essere stati nel forno. Oggi ci sono solo 17 bambini e 2 adulti: si ha bisogno di 19 piatti e 19 bicchieri, dice la maestra. Ma dopo due minuti si sente una vocina che dice "Abbiamo solo 18 bicchieri, ne manca uno".

Imparare in modo coerente

All’asilo steineriano non c’è l’esigenza di avere delle materie diversificate quali ginnastica, italiano o nuoto. I bambini imparano all’aperto con materiali naturali e sperimentando le scienze - con attività manuali, impastando, lavando, cuocendo, mangiando, utilizzando pietre, legno, terra, acqua, sabbia - apprendono e crescono sperimentando fisicamente.

Osserviamo come i piccoli sovrappongono dei mattoncini di legno e come stupiti li vedono crollare, oppure quando fanno rotolare una pallina su un’asse pendente piuttosto che utilizzare giochi ad incastro come il lego. Attraverso questi giochi viene vissuto interiormente il collegamento tra l’Io e il mondo che lo circonda. Questo collegamento porta “calore” al bambino. Infornando il pane e facendo rotolare una pallina, arte della vita, fisica e religione sono una unità! Il mondo è buono. Tutto è collegato. Se invece come adulto mi baso su programmi intellettualistici raffreddo l’esperienza del bambino togliendogli il contatto con il mondo vero, senza permettergli di sperimentare, ma portandogli solo concetti morti.

Salute fisica e coerenza

Ovviamente si può recitare per 30 minuti, cantare per una mezz’ora, poi fare sport ed esperimenti di fisica e biologia, ma questo modello è pensato per gli adulti e utilizzandolo minacciamo la salute dei bambini.

I bambini prima della maturità scolare necessitano di un ambiente dove possono ascoltare, toccare, annusare, sentire, gustare e soprattutto relazionarsi l’uno con l’altro.

Fondamentale è la necessità di un ambiente dove le funzioni vitali vengono rafforzate, la respirazione, la circolazione del sangue e la digestione. Se noi applichiamo un insegnamento scientifico dove il concetto viene ricercato nella spiegazione catapultiamo il bambino nel mondo del pensiero freddo che appartiene all’adulto. Non è sano se i bambini in età prescolare non percepiscono e non vedono coerenza nel mondo che li circonda. Le varie materie hanno importanza, ma questo lo sa solo l’adulto che si avvicina al mondo in maniera giocosa e non attraverso spiegazioni astratte.

Cosa fare?

Più il bambino piccolo sperimenta il mondo attraverso il gioco, più profonde saranno le basi per un futuro scolastico dove lui potrà fare un percorso completo attraverso l’immaginazione, la memoria e l’esercitazione. Là dove si cerca di dare degli insegnamenti espliciti si andrà ad indebolire gli organi interni e il fisico del bambino. Con il gioco libero e aiutando l’adulto nelle mansioni quotidiane colleghiamo l’Io con il mondo e lo rafforziamo.


Autore: Philip Geliz, maestro d’asilo alla Scuola Steiner di Kassel e padre di una figlia.

Articolo pubblicato sul n° 10/2013 della Rivista Erziehungskunst.